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lunedì 21 luglio 2014

Cambiamento lento

Qualcosa, lentamente, cambia. Lentamente, ma cambia.

Se l'Europa da anni ha messo al bando la sperimentazione su animali del prodotto finito, in tanti Paesi, purtroppo, è ancora permessa.
In alcuni incoraggiata.
In altri obbligata.

Ma qualcosa sta cambiando.



In India, ad esempio, dal 2013 non è più consentito commercializzare prodotti testati su animali.
Il Central Drug Standard Control Organisation ha legiferato in proposito e l'India diviene, ad un anno dell'entrata in vigore della legge, il più grande Paese in cui un cosmetico sperimentato su animali è bandito.

Negli Stati Uniti, nel corso di quest'anno, è stato presentata al Congresso americano la proposta che va sotto il nome di Humane Cosmetics Act e che si prefigge di abolire i test sugli animali per i prodotti cosmetici finiti.
Negli Stati Uniti, oggi, non esiste una legge federale che ragolamenti tale aspetto. E' il mercato che sta facendo la differenza e siccome per gli USA tutto ciò che è mercato è indiscutibile, si sta cominciando a valutare il divieto.

Non abbiamo idea di quando e in che termini potrà essere discussa e approvata tale legge, ma il solo fatto che si cominci a prendere atto che sia necessario almeno porsi il problema, forse muoverà qualcosa in tal senso.

Un altro Paese che ha bandito la sperimentazione animale è Israele.
A dire la verità i test erano vietati dal 2007, ma era un divieto un po' lasco per i prodotti importati.
Dal primo gennaio di quest'anno, invece, anche i prodotti di importazione sono soggetti alla restrizione dell'assoluta mancanza di test su animali comunque e ovunque effettuati.

E quindi, incredibilmente, la Cina si sta muovendo nella stessa direzione.
La granitica, lenta Cina ha cominciato a capire che forse era ora di cambiare.
Naturalmente per motivi e con modi tutti suoi.
Complice forse la crisi, che vede un decremento del galoppo cinese (che non vuol dire che la Cina sia in difficoltà come l'Europa, ma semplicemente che corre meno di prima), sta decadendo l'obbligo di test su animali per i cosmetici... prodotti in Cina.
Solo per loro.
Per i prodotti importati, l'obbligo rimane.

E' un chiaro piccolo contentino al modo animalista locale e un enorme ostacolo al libero scambio: non essendo più testati su animali, i prodotti cinesi potranno entrare in Europa, in Israele e in India.

Non essendo testati su animali, i prodotti Europei, Israeliani e Indiani non potranno entrare in Cina.

A meno che non vengano testati su animali prima di arrivare e Pechino, il che li rende poi invendibili in Europa, in Israele e in India.

Un atto di protezionismo vestito da pseudo-ecologia.





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