Giochino.
Prendiamo
2 scatole contenenti ciascuna un tubo di gel e leggiamo quanto riportato in etichetta:
Scatola 1
-PRINCIPIO
ATTIVO:
100 g contengono: escina 1 g,
fosfatidilcolina 0,8 g
-ECCIPIENTI:
Isopropanolo,
glicerolo, trietanolamina, carbopol 940, acqua di colonia, rosmarino essenza,
lavanda essenza, acqua depurata.
-CATEGORIA
FARMACOTERAPEUTICA:
Capillaroprotettore.
-INDICAZIONI:
Coadiuvante nel trattamento sintomatico delle dilatazioni
venulari, piccoli disturbi da varici e da alterata permeabilita` capillare come
senso di pesantezza, tensione, dolorabilita` e stanchezza degli arti.
Scatola 2
-INCI: Aqua, Glycerin; Aesculus Hippocastanum;
Carbomer, Escin; Lavanda Angustifolia Oil; Rosmarinus Officinalis Oil;
Lecithin; EDTA; Limonene; Linalool, Geraniol..
-NOME IN ETICHETTA:
Gel per le gambe stanche.
-USO:
Applicare una o più volte al giorno su gambe stanche e
pesanti.
Trovate le differenze?
La scatola n. 1 contiene un tubetto di Essaven e la seconda
un gel cosmetico per le gambe stanche e pesanti.
Guardiamo gli ingredienti attivi:
Nell’Essaven sono contenuti principi attivi consentiti nei
cosmetici (escina, fosfatidilcolina), come pure gli eccipienti, nessuno dei
quali è un veicolante.
Nel gel per gambe il fatto che ci sia la nomenclatura INCI
mi fa capire che sia un cosmetico, ma i suoi attivi (escin, lecithin) e i suoi
eccipienti sono analoghi a quelli del farmaco, solo che li chiamo in un altro
modo.
Però Essaven può penetrare.
Il Gel per gambe no.
Perché?
Perché lo dice la legge.
Se l’articolo 1 della legge 713/86 dice che “si intendono per prodotti cosmetici le sostanze e le preparazioni,
diverse dai medicinali, destinate ad essere applicate sulle superfici
esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie,
labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca
allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne
l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono
stato.”, significa
che il cosmetico non penetra, resta sulla superficie esterna.
Se invece lo stesso preparato è registrato
come farmaco, è autorizzato a penetrare.
Però per mettere in commercio un cosmetico
si deve fare un’attenta valutazione della sicurezza, valutando il livello di
esposizione (che intende l'indice di assorbimento)
per ogni singola sostanza.
E se non si ha l’indice di assorbimento certo, si deve fare la valutazione nel modo più cautelare, cioè partendo dal
presupposto che l’ingrediente sia assorbito al 100%.
Assorbito da chi?
Dalla pelle.
Che ha un suo sistema vascolare capillare,
che si connette con altri vasi ed altri ed altri, fino a raggiungere tutti i
distretti.
O no?
Per la legge no,
Per la stessa legge, che in un altro
articolo esige la valutazione della sicurezza in base all’assorbimento, sì.
Nel dubbio, io legislatore faccio valutare
la sicurezza con il livello di assorbimento massimo.
Se però il cosmetologo mi dice che penetra,
lo sanziono.
Tutto chiaro?
Eccome no!
da La Settimana Enigmistica
Questo blog è interessantissimo, ma mettete il tasto per seguirlo (che o non c'è, o non lo vedo io)... complimenti ancora :)
RispondiEliminaJenni, grazie per i complimenti :-)
EliminaI tasti per i feed sono a destra, non riesci a vederli?
Ciao
PC
..e quando pensi che le uniche leggi incomprensibili siano quelle della meccanica quantistica le leggi italiane te ne fanno sentire la mancanza..veramente, certe volte penso che le leggi così contorte le inventino per far venire il mal di testa alla gente..
RispondiElimina..una mia curiosità: perchè nel cosmetico c'è l'EDTA e nel farmaco no?..l'EDTA nei cosmetici è come il prezzemolo, non so perchè..
La legge è europea, neanche in Danimarca si può dire che un cosmetico penetra.
RispondiEliminaMa è assurda lo stesso.
L'EDTA è un chelante, cioè ha la capacità di legare i cationi (ioni positivi)rendendoli "inerti". Nei cosmetici se ne usa una quantità minima, intorno allo 0,05%.
la formula riportata è solo un esempio. Può anche non esserci. Non è quello che fa la differenza.
PC