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martedì 25 settembre 2012

Rosa Rosae


L’INCI.

INCI, abbiamo visto, è l’acronimo di International Nomenclature of Cosmetic Ingredients.

Adesso tutti sanno (credono di sapere) cos’è l’INCI, come si legge, come si interpreta, che significato dare all’elenco.


L’intenzione della commissione di Bruxelles era di creare un dizionario internazionale, valido in tutti i Paesi UE, che identificasse in modo univoco e per tutti i cittadini europei, quale che fosse la loro lingua, le sostanze impiegate in un cosmetico.
Un altro obiettivo della Commissione era la maggior informazione del consumatore.

Non è andata proprio così.

L’INCI è un linguaggio “artificiale” come l’esperanto, dove alcuni ingredienti sono definiti con il nome chimico in inglese (Sorbitan Stearate, Ascorbic Acid), altri con acronimi (BHA, EDTA), altri in modo criptico (vale per i coloranti, che sono identificati  secondo il Color Index con sigla CI seguita da cifre, ad es. CI14700 è un rosso, ovvio, no?) ed altri in latino (Aqua, Solum Follonum) soprattutto per quel che riguarda gli estratti vegetali che vengono identificati con la nomenclatura doppia botanica (Chamomila Recutita, Hamamelis Virginiana).

Però non era previsto che venisse indicato che tipo di estratto di tale pianta venisse incorporato nel cosmetico.
Utilizzare l’estratto secco di Ginseng è una cosa, usare l’estratto glicerico è un'altra.
L’estratto secco di Ginseng è il 100% dell’estratto, l’estratto glicerico è il 33% di Ginseng e il 66% di glicerina (se titolato1:2).
Fa una bella differenza, sia nell’attività che nel prezzo!
Se io consumatore non so che tipo di estratto è contenuto in una crema, come posso fare dei confronti?

Sì, certo, io consumatore potrei intuire quanto Ginseng c’è nella mia crema: dal momento che la lista è in ordine decrescente, potrei capire quanto Ginseng c’è dentro vedendo in che posizione è, se è in alto è tanto, se è in basso è poco.
Non è detto. Dal momento che non ho un parametro di partenza, come faccio a capirlo?

Ora la Commissione, che ha riconosciuto la limitatezza dell’informazione, ha deliberato che la denominazione botanica può essere seguita dalla tipologia di estratto “ove pertinente”.
Meglio tardi che mai. Ove pertinente.

Però quello che nell’INCI non è ancora possibile inserire è l’origine di un ingrediente, informazione che è importante quanto l’ingrediente stesso.

Se lo stesso ingrediente è di origine animale, vegetale, biotecnologica, di sintesi, non è possibile indicarne la differente provenienza.
La glicerina è Glycerin. Stop. Se è vegetale, non si può indicare: Vegetal Glycerin, Glycerin of Vegetal origin non rientrano nella nomenclatura INCI.

L’acido Ialuronico è Hyaluronic acid e basta, sempre e comunque. Se sia di origine animale o biotech, io consumatore non lo saprò mai.
O almeno, non lo saprò certo leggendo l’INCI.
Però per tanti può essere un'informazione basilare per scegliere o meno quel prodotto.

Quindi, se è vero che la Commissione di Bruxelles cerca di dare risposte ai consumatori, non sempre ci riesce o comunque ci riesce con i suoi tempi, che non sono né i tempi del consumatore né dell’industria.




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